
Dopo aver ascoltato con molta attenzione la risposta del Ministro Cingolani al question time sul tema della presenza del lupo e delle predazioni posso dire di non condividerne il contenuto per diversi motivi.
Il primo: il lupo è un super predatore e fa il suo lavoro, mantenendo sotto controllo le popolazioni delle sue prede e garantendo il mantenimento degli ecosistemi. Potranno non piacere le immagini delle predazioni, ma si tratta di natura.
Il secondo: il lupo è un animale dal grande valore biologico, nella risposta all’interrogazione è stato definito come un problema da risolvere, non come una risorsa. Ricordiamoci che si nutre soprattutto di selvatici, principalmente ungulati, dunque si tratta di un ottimo alleato nella prevenzione dei danni alle colture. Questi predatori si autoregolano ed entrano in competizione tra di loro per il territorio, tant’è che la loro popolazione non può crescere oltre una certa misura.
Il terzo: in mancanza di un approccio puramente scientifico e libero da interessi politici o economici non potremo fare altro che commettere danni agli ecosistemi. Il lupo può essere “educato”, al fine di non arrecare danni al bestiame e su questo si deve lavorare. Una preda difficile da conquistare rappresenta un disincentivo notevole per un animale che non ha interesse a spendere ingenti energie. A tal proposito gli abbattimenti risulterebbero inutili e dannosi.

Nel dubbio basterebbe confrontarsi con tutti gli esperti sul tema che da anni studiano e approfondiscono il tema del ritorno del lupo in Italia. Si è concluso da poco un censimento che ha coinvolto centinaia di soggetti impegnati nella raccolta di dati sulla presenza del predatore e di cui si attendono ancora i risultati. Una ragione in più per non esprimersi a caldo, proponendo soluzioni semplici su un tema complesso.
Sarah Disabato
Purtroppo lo “specismo” ci porterà a considerare tutte le “altre razze” come fuori posto, inutili, di non importanza vitale. Purtroppo la pressione antropica sta distruggendo questo pianeta in modo visibile ed innegabile. Nel nostro cantone della Svizzera italiana, proprio in questo periodo siamo confrontati con una situazione a dir poco paradossale.
La biodiversità non ha più valore, a voce di un paio di contadini di montagna/valle (che non proteggono le loro greggi abbandonandole al vago pascolo), la presenza del lupo è una minaccia… anche per gli esseri umani!
Scemenze simili si leggono ovunque, paure ataviche emergono come sacrosante verità e si invoca la legge del fucile.
Ci sono troppi lupi, troppi aironi, troppi cinghiali, troppi… animali.
Allora uccidiamoli tutti e poi, tra una cinquantina d’anni guardiamo cosa sarà in grado di fare Madre Natura.
Se ci troviamo nella sesta estinzione di massa (anche noi homo sapiens sapiens) la colpa è solo nostra e quella della nostra indefinibile agognata ricerca della supremazia “antropocentristica”.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Claudine,
Ci fa molto piacere nel leggere questo tuo commento pieno di cultura, rispetto per l’ambiente e amore per i nostri amici animali, ti ringraziamo inoltre affettuosamente per esserti iscritto sul nostro sito e se usi i principali social continua a sostenerci anche sulle nostre pagine, un’abbraccio ,
lo staff,
@WAL_Italia
"Mi piace"Piace a 1 persona